Domenico Dragonetti ( Venezia 9/4/1763 - Londra 16/4/1846 )
Restauro del contrabbasso di Dragonetti
Con grande gioia il 3 maggio 2007 ricevetti da Venezia l'incarico di restaurare il Gasparo da Salò di Dragonetti.Il giorno seguente, accompagnato dall'amico Ughetto (foto sotto), ci recammo a ritirare lo strumento.
Il contrabbasso presentava molte crepe nel piano armonico, nelle fasce e nel fondo e aveva all'interno le catene scollate e molti tasselli rotti: necessitava quindi di essere aperto.
Ritengo che lo strumento non mi fosse stato affidato per caso. So che vi furono discussioni; soprattutto si decise inequivocabilmente di mantenere lo strumento esattamente come lo aveva lasciato Dragonetti, poichè è un'importantissimo documento storico ( con le tre corde di budello, la stessa tastiera, il puntale.....).
Non cambiai nulla ad eccezione delle corde che risultavano vecchie.
Avere nel mio laboratorio il più importante contrabbasso del mondo, mi procurava una grande emozione. Durante il restauro era come se sentissi la presenza di Dragonetti. Mi fu detto dai custodi della Basilica di San Marco che la sera stessa in cui ritirai il contrabbasso, nella nicchia dove era esposto si bruciarono tutte le lampadine che lo illuminavano. Era certamente un segno del destino che doveva essere assegnato a me. Forse per un altro liutaio sarebbe stato solo un Gasparo da Salò del 1590; per me era il contrabbasso di Dragonetti. Finito il restauro, fortunatamente passarono dal mio laboratorio due grandi concertisti Zoran Markovic e Giuseppe Ettorre che ebbero l'opportunità di suonarlo (vedi qui sotto il video di Ettorre, 1° contrabbasso al Teatro alla Scala di Milano, registrato nella sala prove del laboratorio, con l'arco originale di Dragonetti (foto sotto, restaurato dal M° lazzarato).
GIUSEPPE ETTORRE SUONA DRAGONETTI
Man mano che lo strumento si scaldava, il suono diventava poderoso, ricco di armonici, il volume che aumentava, il bellissimo colore caldo, un'esperienza indimenticabile.
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